Normativa – Detrazione al 50% o 65%

La ditta SAMIT SNC offre al Cliente un servizio costante e puntiglioso anche dal punto di vista normativo. Possiamo supportare il Cliente nella compilazione della Pratica ENEA necessaria per poter godere dei benefici fiscali.

Detrazioni 50% o 65%

L’utilizzo di una caldaia ad alto rendimento determina un notevole risparmio nel consumo di energia per l’acqua calda ed il riscaldamento, che in media si aggira attorno al 30% (dipende da un insieme di fattori). Tutto questo comporta una forte diminuzione nel costo della bolletta del gas, il combustibile maggiormente utilizzato in questi casi. Ovviamente, parlando dei vantaggi economici, va tenuto conto anche e soprattutto delle detrazioni fiscali 2021 previste per la sostituzione, con una nuova caldaia a condensazione, del vecchio apparecchio.

Ovviamente dobbiamo aggiungere anche i benefici ambientali che derivano da un sistema che permette lo sfruttamento del calore prodotto dalla combustione ed una maggiore efficienza energetica, generando di conseguenza meno emissioni nocive rispetto ai sistemi tradizionali.

Vediamo come funzionano le detrazioni caldaia 2021 e quanto spetta a seconda dell’intervento effettuato.

  • Detrazione del 65%
  • 50%

Cos’è

La detrazione fiscale 2021 per la sostituzione della vecchia caldaia con una di nuova generazione a condensazione, quindi ad alto rendimento, viene riconosciuta ai contribuenti che durante l’anno che precede quello della dichiarazione dei redditi abbiano provveduto a sostenere spese per il cambio della caldaia stessa. È bene precisare che l’Agenzia delle Entrate ha specificato come si possa usufruire di questa agevolazione fiscale unicamente presentando la dichiarazione dei redditi con il modello 730 o Unico (circolare 3/E del 2 marzo 2016).

È una spesa detraibile dalle tasse

Nel corso degli anni sono stati introdotti tutta una serie di incentivi per la ristrutturazione casa ed il risparmio energetico e la detrazione fiscale per la sostituzione della caldaia rientra proprio tra le spese che possono essere detratte dalle tasse. Si può usufruire sia della deduzione fiscale Irpef del 50% previsto dal bonus mobili ed elettrodomestici (soglia massima di 10.000 euro) che dell’Ecobonus 65%. In quest’ultimo caso però un tecnico ENEA autorizzato deve certificare l’effettivo risparmio energetico ottenuto con l’installazione del nuovo apparecchio. Ricapitoliamo per capire meglio qual’è l’agevolazione fiscale più conveniente ma anche la più adatta alle nostre esigenze.
La convenienza massima si ottiene con l’Ecobonus 2021, che permette una detrazione Irpef del 65% (a fronte di una spesa massima di 30.000 euro), ma volendo si può far rientrare l’acquisto e l’installazione di una caldaia a condensazione anche tra i cosiddetti “interventi di recupero del patrimonio edilizio”, quindi nel novero delle ristrutturazioni edili, usufruendo di conseguenza del Bonus Mobili previsto allo scopo. La caldaia, infatti, essendo funzionale alla generazione di acqua calda ad uso sanitario e per il riscaldamento dell’abitazione, rientra tra le spese che si possono detrarre dalle tasse in quanto la sua sostituzione può essere identificata come “manutenzione straordinaria” e quindi usufruisce del bonus mobili. Allo stesso tempo però il sistema a condensazione permette un importante risparmio energetico e quindi ci si può avvalere dell’Ecobonus 2021 e detrarre la spesa per la sostituzione della caldaia dalla dichiarazione dei redditi, come abbiamo detto sia tramite il modello 730 che l’Unico 2021.

La detrazione del 65% spetta ai soggetti che sostengono le spese sugli edifici esistenti, su parti di edifici esistenti, o su unità immobiliari esistenti, di qualsiasi categoria catastale (anche rurali) siano essi:

  • di proprietà;
  • detenuti a seguito di contratti di affitto, comodato, usufrutto, leasing, nuda proprietà;
  • immobili in leasing: l’agevolazione spetta all’utilizzatore.
    sono inclusi anche i condomini, ma limitatamente alle parti comuni.

Bonus caldaia 2021: le novità

La nuova Legge di Bilancio conferma le variazioni introdotte, negli anni precedenti, nella quota di detrazione fiscale concessa nel momento in cui si procede alla sostituzione della vecchia caldaia con una di nuova generazione a condensazione, capace come abbiamo detto di un rendimento energetico maggiore. A seconda del tipo di intervento, soprattutto legato o meno alla presenza di valvole termostatiche o sistemi di termoregolazione evoluti, si può detrarre una quota maggiore o minore di spese dall’Irpef.

Come vediamo la detrazione 65% spetta solo nel momento in cui si ottimizza il risparmio energetico installando anche un sistema di termoregolazione, generalmente delle valvole termostatiche, che abbatte gli sprechi legati al riscaldamento degli ambienti. La spesa per questo genere di sistemi non è certo eccessiva, quindi, considerando che l’Ecobonus 2021 garantisce una detrazione fiscale Irpef del 65%, crediamo non ci siano dubbi nel consigliare di installare anche un sistema di termoregolazione, oltre alla nuova caldaia a condensazione. In questo modo al risparmio determinato dall’agevolazione Irpef si aggiungerà anche quello sulla bolletta del gas.

Chi ha diritto alla detrazione del 50 o 65%

Nel caso in cui si sostituisca la vecchia caldaia con una nuova a condensazione, spetta la detrazione fiscale del 50 o 65% se si rientra in una di queste due condizioni:

  • Bonus ristrutturazione
  • Ecobonus

Detrazione sostituzione caldaia : in quanti anni

Ricordiamo che la detrazione fiscale Irpef, come per tutte le altre agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione, risparmio energetico e produzione di energia rinnovabile, non viene applicata in un’unica quota, ma si deve spalmare in un periodo di 10 anni e con quote annuali di uguale importo indicate nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui è stata effettuata la spesa. Quindi, se la caldaia risulta sostituita nel 2021, la prima quota di detrazione Irpef va inserita nella dichiarazione dei redditi 2022.

Come effettuare i pagamenti

La normativa sulle detrazioni fiscali per la sostituzione caldaia con una a condensazione prevede che si possano effettuare i pagamenti solo con bonifico bancario o postale, ma si possono utilizzare anche carte di credito o debito. Le spese per l’acquisto e l’installazione di una caldaia ad alto rendimento per acqua calda e riscaldamento, se si vuole accedere alle agevolazioni promesse dal Bonus Mobili (Ristrutturazione) o dagli Ecobonus 2021, non possono essere effettuate con assegni, in contanti o altre forme di pagamento che non siano il bonifico o la carta di credito (o di debito). Attenzione, perchè per data di pagamento si intende quella in cui viene concretamente effettuata la transazione.

Causale del bonifico

Ai fini della corretta trafila per ottenere la detrazione caldaia 2021 riveste una particolare importanza la causale del bonifico con cui viene pagata la sostituzione della vecchia caldaia con una ad alto rendimento a condensazione. Vediamo quali sono gli elementi che vanno specificati con cura.

  • Il proprio codice fiscale (quello del soggetto che richiede la detrazione)
  • Partita Iva dell’attività d’impresa che vi ha effettuato la sostituzione della caldaia
  • Causale specifica per i bonifici di lavori di ristrutturazione che danno diritto ad agevolazioni fiscali

Documenti

Fondamentalmente, per ottenere la detrazione sostituzione caldaia 2021 è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:

  • Ricevuta di pagamento della caldaia a condensazione
  • Fattura di acquisto

Per maggiori dettagli si rimanda al manuale dell’Agenzia delle Entrate.

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